GLI UTENSILI E INSERTI PER TORNITURA
Gli utensili per tornitura sono gli strumenti che, movimentati dalla macchina tornitrice, effettuano direttamente la lavorazione sul pezzo. Sono formati da diversi elementi principali:
- lo stelo, che ne permette il fissaggio alla superficie di fissaggio del macchinario (il portautensili);
- il petto, che è la parte dell’utensile su cui scorre il truciolo;
- fianco principale e secondario: sono i lati rispettivamente rivolti verso la parte da lavorare e quella già lavorata,
- tagliente principale e secondario: il principale è la parte che si incastra fra il pezzo e il truciolo, mentre il secondario è fondamentalmente formata dal petto e dal fianco secondario, ossia sul lato dove scorre il truciolo.
Esistono sia utensili in un solo pezzo (normalmente in acciaio super rapido, oppure con testa in acciaio super rapido saldobrasata allo stelo), sia utensili sui quali può essere montato un inserto (placchetta). La dimensione e la forma degli inserti sono regolate dalla normativa UNI ISO 1832, che garantisce uniformità del materiale in commercio.
CRITERI PER LA SCELTA DEGLI UTENSILI E INSERTI PER TORNITURA
In fase di scelta dell’utensile più adatto, è utile prendere in considerazione alcuni criteri.
- UTENSILE INTERNO O ESTERNO: gli utensili per uso interno sono lunghi e rastremati, in modo da potersi inserire nel foro di accesso del pezzo; per questi, al momento della scelta va verificato il diametro minimo di lavoro.
- DIMENSIONI: Vanno scelte in base allo spazio disponibile rispettivamente per l’utensile e per l’inserto. Condizionano la profondità del taglio e quindi la dimensione del truciolo che rimuovono; maggiori dimensioni favoriscono la stabilità e sono utilizzate per le lavorazioni pesanti, mentre si utilizzano dimensioni più piccole per le finiture.
- GRADO: indica il materiale dell’inserto, la sua durezza, la resistenza alle deformazioni e alle sollecitazioni e la stabilità chimica alle alte temperature causate dall’attrito. Mentre i taglienti in acciaio al carbonio non sono quasi mai impiegati nelle lavorazioni professionali perché non adatti alle alte temperature che si creano con macchinari ad alta velocità, i principali materiali utilizzati sono i seguenti:
- Acciaio super rapido: adatto in particolar modo per la lavorazione dei materiali teneri e delle plastiche. Mantiene durezza anche ad alte temperature e permette l’utilizzo con angoli di spoglia elevati diminuendo l’attrito.
- Metallo duro o Widia: sono taglienti in carburo di tungsteno inglobato in una matrice metallica, adatti all’utilizzo con alte temperature e velocità di taglio elevate. Oltre al costo elevato presentano lo svantaggio di poter essere realizzate in poche semplici forme e quindi soltanto per alcuni tipi di lavorazione.
- Carburo rivestito: presentano un sottilissimo strato superficiale (circa 5 micron), realizzato in nitruro di titanio (TiN), carburo di titanio (TiC), tri-ossido di alluminio (Al2O3) oppure carbonitruro di titanio (TiCN), che permette di abbattere il coefficiente di attrito.
- Materiali ceramici: adatti a lavorazioni e finiture su leghe e ghise, possono essere in ossido di alluminio con carburi metallici (ceramica nera) o in nitruro di silicio (bianca). Entrambi sono resistenti agli shock termici, ma data la sua fragilità la ceramica nera va utilizzata su macchine rigide per lavorazioni a taglio continuo.
- Nitruro di boro cubico: materiale di estrema durezza che mantiene anche a temperature elevatissime, permette la lavorazione e la finitura su acciai temprati e leghe.
- Diamante policristallino: prodotto tramite la miscela di carburi con particelle di diamante, è di estrema durezza ma chimicamente instabile. È adatto alla lavorazione di alluminio, rame, ottone e leghe di magnesio.
- GEOMETRIA: va scelta a seconda dell’angolo di registrazione che l’utensile prevede, nonché dal tipo di lavorazione e della sua fase, dalla sgrossatura che richiede una profondità elevata di taglio e un avanzamento elevato alla finitura per la quale servono basse velocità di avanzamento e taglio poco profondo.
La geometria è data da 3 parametri, la cui somma restituisce un angolo di 90°:
- ANGOLO DI PUNTA: da questo fattore dipendono la capacità di penetrazione e la velocità di avanzamento. Un angolo di punta grande è adatto a macchine potenti ed è più robusto ma aumenta le vibrazioni. Con angoli di punta minore aumenta la penetrazione nel materiale.
- ANGOLI DI SPOGLIA SUPERIORE e INFERIORE: riducono l’attrito tra il truciolo e il lato superiore e inferiore dell’utensile.
- RAGGIO DI PUNTA: deve essere sempre equivalente o inferiore alla profondità di taglio. Un raggio più piccolo produce vibrazioni ridotte e migliore truciolabilità, mentre raggi maggiori favoriscono la sicurezza del tagliente e l’avanzamento ma generano maggiori forze radiali; non sono adatti per la finitura.
- INSERTO POSITIVO O NEGATIVO: dipende dalla posizione del tagliente rispetto all’asse di rotazione del pezzo. Gli inserti positivi hanno basse forze di taglio, sono adatte per lavorazioni di materiali più teneri e per le finiture. Quelli negativi, più robusti, sono adatti per materiali di maggiore durezza e per la sgrossatura.
GLI UTENSILI E INSERTI PER TORNITURA A MARCHIO FERVI
Da Pretto sono disponibili utensili e inserti per tornitura del marchio Fervi, azienda di cui è Rivenditore Premium. Da più di 40 anni, Fervi costituisce un punto di riferimento in Italia e in Europa per la fornitura di prodotti per le esigenze professionali di officine, falegnamerie e cantieri e per la manutenzione, la riparazione e il mantenimento delle macchine utensili impiegate in questi settori di artigianato e industria.